Seminario permanente di Filologia italiana e romanza
(Brno)

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Il Seminario permanente di Filologia italiana e romanza di Brno è uno spazio accademico per incontri, a scadenza non regolare, con relatori invitati che propongono interventi scientifici di ambito storico-filologico-letterario su argomenti originali (inediti, o appena pubblicati o in corso di pubblicazione).
Tutti gli interventi sono offerti anche alla locale Scuola di dottorato in lingue e letterature romanze, e agli studenti del Corso di laurea magistrale in lingua e letteratura italiana.
A partire dal 2022 alcuni interventi sono in presenza, altri online in diretta streaming sulla piattaforma Zoom all'indirizzo https://cesnet.zoom.us/j/97662221481. Dopo una breve fase di sperimentazione ibrida (con trasmissione anche degli eventi in presenza) si è preferito rinunciare a tale modalità.

Calendario primavera 2024

ven 5 aprile, 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Cristiano Lorenzi Biondi (OVI), Variazione linguistica e variazione redazionale nella tradizione dei testi: proposte tra teoria e prassi

Si cercherà di tracciare un quadro teorico-pratico sulle dinamiche del testo durante la copia (cambiamenti linguistici in diatopia, sostituzioni lessicali, rimaneggiamenti di tipo redazionale), viste dal punto di vista del filologo e del lessicografo-linguista. Su questa falsariga, si tenterà dunque di offrire qualche proposta e qualche riflessione sul tema prendendo come esempi alcune tradizioni testuali complesse.

 

lun 22 aprile, 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Nicoletta Marcelli (Università di Urbino)
I letterati fiorentini e Federico di Montefeltro: nuove acquisizioni su Donato Acciaiuoli (1429-1478) e Naldo Naldi (1439-1513)

Il seminario presenta i risultati filologico-letterari della ricerca condotta sulla tradizione della Volaterrais di Naldo Naldi (poemetto in esametri latini, in cui si celebra la vittoria di Federico di Montefeltro alla testa dell'esercito fiorentino contro la ribelle Volterra) e sul commento alla Politica di Aristotele composto da Donato Acciaiuoli dietro richiesta del duca di Urbino. Lo scopo dell'intervento sarà, più in generale, quello di mostrare attraverso esempi concreti che non sempre - come finora la critica ha sottolineato - i letterati fiorentini dedicarono opere al Montefeltro allo scopo di trovare in lui un mecenate alternativo a Lorenzo il Magnifico.

 

gio 9 maggio, 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Francesco Bausi (Università di Firenze)
Per una nuova edizione dei ”Detti piacevoli” attribuiti ad Angelo Poliziano

Il seminario intende esporre i problemi, il metodo e i primi risultati di una ricerca da tempo in corso sui Detti piacevoli, dando conto dapprima dello stato degli studi e vagliando le prove attributive in favore del Poliziano recate da Wesselski e Zanato. Si indagherà poi la tradizione manoscritta e a stampa della raccolta, e sulla base di essa si cercherà di meglio definire la natura di questo testo, che – data la scarsa autorialità del genere del “detto” e della “facezia”, e quindi sua la congenita tendenza alla rielaborazione – difficilmente potrà definirsi “opera”, configurandosi piuttosto come un collettore (nato nei primi tempi dell’età laurenziana e poi progressivamente cresciuto su sé stesso) di motti, che assume un assetto diverso nei vari testimoni e che raccoglie materiali di eterogenea provenienza, riconducibili, in gran parte, ad alcuni membri della cerchia del Magnifico (Poliziano compreso). Si esamineranno infine i problemi filologici sollevati da questo singolare testo, discutendo le soluzioni dei precedenti editori e ipotizzando diverse strategie ecdotiche, che possano condurre a una nuova edizione critica e commentata.

 

lun 20 maggio, ore 16:00, Hans Belting Library (e online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481 )
Ilaria Molteni (Brno MU e Paris EPHE) e Mara Calloni (Paris IRHT)
Verso il libro unitario: come cambiano i libri di narrativa medievali (XIII-XIV sec.)

Tra il XIII e il XIV secolo emerge un nuovo tipo di libro medievale, che si presenta come libro unitario, simile per concezione al nostro libro-romanzo contemporaneo. In questa forma libraria, basata su una grande corrispondenza tra il libro come oggetto materiale e il libro come opera letteraria, si supera di fatto il formato della raccolta e della miscellanea, così caratteristici della cultura manoscritta medievale.
Attraverso lo studio di alcuni casi significativi, ci proponiamo di descrivere questo fenomeno di trasformazione, che riguarda diversi livelli della trasmissione manoscritta: la decorazione e gli elementi paratestuali, i quali contribuiscono a rendere più omogeneo l'aspetto del libro; l'organizzazione del materiale narrativo, che, attraverso l'uso di indice, rubriche e capitoli, mira a dare coesione e un ordine, spesso cronologico, al racconto; infine, la trasformazione dei testi stessi, che subiscono processi di ciclizzazione allo scopo di creare una narrazione continua e unitaria.

 

gio 23 maggio, ore 14:00, aula L10
Valeria Russo (Brno MU e Paris Sorbonne), Un volgarizzamento veneziano di Tito Livio (Biblioteca Ambrosiana, ms. C 214 inf.)

Il ms. C 214 inf. della Biblioteca Ambrosiana rappresenta una delle numerose tracce del successo che il testo liviano riscuote nel tardo Medioevo. Questo codice, originale per caratteristiche linguistiche, testuali, paratestuali e per il suo apparato decorativo, offre una testimonianza singolare della sua ricezione. L’intervento presenta le prime indagini sulla potenziale autonomia del volgarizzamento della prima Deca di Tito Livio contenuta in questo codice rispetto ad altre traduzioni, principalmente toscane e francesi, la cui circolazione è attestata in area veneziana o veneta.

 

Calendario autunno 2023

gio 14 - ven 15 settembre, sala riunioni (zasedací místnost) del decanato
Fiori, fioretti, detti e sentenze. Letteratura gnomica tra tardo medioevo romanzo e rinascimento.

https://romanistika.phil.muni.cz/seminario-permanente-di-filologia/fiori-fioretti-detti-sentenze-letteratura-gnomica-tra-tardo-medioevo-romanzo-e-rinascimento

 

ven 1° dicembre, ore 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Pierandrea Martina (IRHT, Paris)
I Moralia in Iob e qualche altra traduzione monastica del XII secolo: problemi nella tradizione testuale

Nel panorama dei testi in prosa del XII secolo spicca un gruppo di traduzioni di testi esegetici ed omiletici (tra gli autori spiccano Gregorio Magno e Bernardo di Chiaravalle), coerenti per lingua e stile, effettuate nel Nord-Est dell’area d’oïl. Esse sono tramandate da un gruppo di manoscritti dalle caratteristiche paleografiche comuni, copiati tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Partendo dal lavoro in corso dell’edizione della traduzione dei Moralia, l’intervento mira ad approfondire proprio la produzione manoscritta, presentando alcune nuove acquisizioni recenti.

seminario rimandato a data da destinarsi, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Fiammetta Papi (Università di Siena)
Aristotele e la cortesia in italiano antico

Nel seminario si proporranno alcune considerazioni sulla semantica dei lemmi cortesia, cortese (e di alcuni lemmi a essi collegati, come liberalità e affabilità) in italiano antico, con particolare attenzione al periodo che va dagli ultimi decenni del Duecento alla prima metà del Trecento, all’indomani della traduzione latina, e della ricezione volgare, del corpus “pratico” aristotelico: Etica Nicomachea, Politica, Retorica.

 

Calendario primavera 2023

ven 3 marzo, ore 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Lucia Bertolini (Università eCampus di Novedrate)
Il giovane Verga fra Frine e Eva (a margine di un’edizione critica)

È cosa nota, ma di diffusione certo non manualistica, che la scrittura nel 1873 di Eva – insieme a Storia di una capinera, la prima affermazione nazionale del giovane Verga –, è preceduta e si collega alla stesura di un precedente romanzo finora inedito, Frine, scritto da Verga a seguito del suo primo brevissimo soggiorno fiorentino del 1865.
La conclusione del lavoro editoriale per entrambi i romanzi mette a disposizione degli studiosi una notevole quantità di materiale variantistico relativo ad un medesimo percorso che, per quanto discontinuo e marcato da momentanee fratture, consente di essere esplorato unitariamente da diversi punti di vista (temi e motivi, onomastica, poetica, etc.) che saranno illustrati per via di esempi.

 

ven 17 marzo, ore 16:00 online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Sabrina Stroppa (Università per Stranieri di Perugia)
Anni, mesi, giorni. La lista di date delle "note intime" petrarchesche, tra storia della critica e problemi di lettura

L’enigmatica lista autografa di date, corredata di notazioni latine, depositata nelle carte finali del codice abelardiano di Petrarca (Par. lat. 2923) ha interrogato i suoi lettori dalla sua prima segnalazione, ad opera di Pierre de Nolhac (1892 e 1907), fino alla recente ritrascrizione di Maddalena Signorini (2019). Si propone una lettura della lista, con osservazioni di dettaglio sui vari simboli e segni paragrafematici di cui è corredata, che ne problematizzerà la divisione in sequenze, nel tentativo di offrire una possibile interpretazione di un testo di per sé chiuso, una annotazione compiuta ad uso esclusivo dell'autore.

 

Ven 28 aprile, ore 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Piotr Salwa (Varsavia), L'enigmatico Ortensio Lando

Ortensio Lando è certamente una figura minore del cinquecento italiano ma negli ultimi anni i suoi scritti attirano sempre di più l’attenzione degli studiosi, in sintonia con l’attenzione sempre maggiore verso quello che è stato chiamato "cinquecento capriccioso" o "irregolare". La sua biografia è stata ricostruita solo in parte, e ciò non sorprende nel caso di un personaggio irrequieto, sempre in movimento e a volte costretto a confondere le sue tracce. Le linee di ricerca sembrano andare in due direzioni: da una parte si cerca di ricostruire il mondo mentale e l’ideologia di un intellettuale attratto dal pensiero erasmiano e dalle tendenze religiose eterodosse, dall’altra ci si sofferma sulla sua abbondante produzione in volgare, tutt’altro che univoca o trasparente. Lando, infatti, gioca consapevolmente sull’ambiguità, sulle contraddizioni, sul paradosso; emblematico, ma non eccezionale, il caso del suo Libro dei paradossi e della successiva Confutazione del libro dei paradossi. Non firma le sue opere con nome proprio, nascondendosi dietro vari pseudonimi o attribuendole ad altri autori, parla di sé – di solito male – come di un estraneo, e al tempo stesso lascia segni inconfondibili del suo stile e della sua personalità. Leggere Lando significa far fronte a continui rompicapi e non essere mai sicuri delle proprie conclusioni. Se l’interpretazione deve portare alla ricostruzione di un’immagine coerente di un autore, nel caso di Lando si è condannati alla sconfitta. Lo potranno illustrare alcuni esempi discussi durante il seminario.

 

mar 2 maggio, ore 12:00, aula G02
Matthias Bürgel (Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg)
Domenico Cavalca lettore di Bartolomeo da San Concordio

Le iniziative di traduzione messe in atto all’inizio del Trecento dal domenicano Bartolomeo da San Concordio sembrano aver esercitato un influsso fondamentale su quelle del suo confratello Domenico Cavalca. Effettivamente, il frate predicatore di Vicopisano si avvale non soltanto delle modalità di traduzione caratteristiche di Bartolomeo, ma anche di citazioni dei classici che può trovare nelle sue opere, innanzitutto negli Ammaestramenti degli antichi. Di fronte a tali stretti contatti fra i due volgarizzatori, il convento pisano di S. Caterina si rivela, infatti, una vera e propria officina della traduzione presso cui circolavano testi dalla natura più varia.

 

ven 5 maggio, ore 10:00, aula G21
Matthias Bürgel (Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg)
Spina e Rosa: un volgarizzamento anonimo del XIV secolo

Il Compendium theologicae veritatis del domenicano alsaziano Hugo Ripelin de Argentina (ca. 1200-1268) è uno dei trattati più fortunati dell’intera letteratura medievale, come ci attestano i più di 900 testimoni pervenutici. Pertanto non può certamente stupire che anche tale testo sia stato sottoposto a varie iniziative di traduzione. Infatti, una ventina di codici ce ne trasmettono anche un volgarizzamento italiano, sebbene limitato alle sezioni dedicate ai vizi (Libro Spina) e alle virtù (Libro Rosa). Si presentano alcune prime indagini sulla tradizione manoscritta, da cui risulta una circolazione ampia e variegata di un’opera non priva di elementi originali.

 

lun 15 maggio, ore 16:00, online https://cesnet.zoom.us/j/97662221481
Valeria Lehmann (Università di Napoli “Federico II” / Scuola Superiore Meridionale)
"O mais mutilado monumento da literatura de Quinhentos"? Il teatro gilvicentino al vaglio dell'Inquisizione

L’intervento propone alcune considerazioni di carattere filologico sul teatro di Gil Vicente. Per il corpus gilvicentino, conservato in gran parte grazie a edizioni postume, non si dispone ancora di un’edizione critica integrale; le edizioni moderne, salvo qualche eccezione, si limitano a riprodurre il testo della princeps, la Copilaçam de todalas obras de Gil Vicente (Lisbona, 1562), nonostante la critica (Pratt, Reckert, Teyssier, Tavani) abbia più volte sottolineato l’evidenza di interpolazioni presumibilmente introdotte dai figli del drammaturgo in accordo con l’editore. Lo studio degli indici dei libri proibiti, il confronto fra l’editio princeps e una seconda edizione (Lisbona, 1586) fortemente censurata dall’Inquisizione, l’analisi delle varianti testuali attestate dalle poche folhas volantes pervenuteci contenenti edizioni avulse permettono di far luce almeno in parte sulle vicissitudini occorse alla tradizione del corpus; la lettura di passi scelti dall’edizione di Valeria Tocco (Tocco 2014) dell’Auto da Barca do Inferno e la presentazione della proposta di edizione della Tragicomedia de Dom Duardos a cura della relatrice introdurranno, da un lato, una classificazione della natura delle interpolazioni, dall’altro, un tentativo di risolvere, laddove possibile, le impasse editoriali di una produzione teatrale in grado di suscitare ancor oggi l’interesse del pubblico portoghese e non solo.

 

"Fiori, fioretti, detti e sentenze. Letteratura gnomica tra tardo medioevo romanzo e rinascimento."

(Masarykova univerzita - Brno, 14-15 settembre 2023)

https://romanistika.phil.muni.cz/seminario-permanente-di-filologia/fiori-fioretti-detti-sentenze-letteratura-gnomica-tra-tardo-medioevo-romanzo-e-rinascimento

 

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